“Asaru primu, Roma secunna”, con questa frase ancor oggi gli assorini sottolineano il carattere più saliente della loro cittadina, l’antichità. Assoro arroccata sulla cima del suo monte, quasi racchiusa a rifiutare il contatto con il territorio esterno, mantiene ancora l’aspetto che doveva caratterizzarla già nell’epoca antica. La dimensione del centro storico è minima, le case e gli edifici pubblici e di culto si presentano fittamente accalcati gli uni sugli altri lasciando libera solo la parte sommitale, quella che un tempo doveva essere la sacra acropoli e che poi venne occupata dal Castello. Notevole la piazza centrale, con le quinte date dal complesso dell’antica Abazia di Santa Chiara, fondata nel XV secolo da Virginia Valguarnera ed oggi casa comunale e dal Palazzo Valguarnera. Costruito nel 1492 per volere dei conti di Assoro, è in elegante stile Catalano con il prospetto sulla piazza Marconi. La facciata settentrionale e quella orientale hanno portali bugnati e balconi in pietra con mensoloni figurati. Nel 1538 la struttura venne ampliata e rivisitata in chiave barocca. Collegato al Palazzo da un passaggio ad arco il Priorato di San Leone, con il Duomo. Il complesso, la cui chiesa divenne Matrice del paese nel 1492 e fu elevata al rango di Basilica nel 1499, venne iniziata nel 1186 per volere della regina Costanza d’Altavilla come Cappella “regia”. La Costruzione, particolarmente complessa presenta un aspetto dominato prevalentemente dal gotico catalano. Ha pianta a croce latina con tre navate con transetto rialzato rispetto al pavimento della chiesa. Tra le opere d’arte presenti all’interno vanno ricordate: un crocifisso archeropito in legno ed impasto che pare attribuibile ad Antonello Gagini; la “cona” polittica anch’essa di scuola gaginiana con la raffigurazione dei tre regni dell’oltretomba, alcuni sarcofagi dei Valguarnera, tra i quali notevoli quello del Vescovo Giacomo, coperto da un arcosolio marmoreo con vergine vegliante (1511) e quello dei due fratelli Ponzio e Vitale, figli del Conte Giovanni, tumulati nel 1511 e nel 1513. Ambedue le opere sono attribuibili a Giandomenico Gagini o alla sua bottega. Tra i complessi degni di nota il Convento di Santa Maria degli Angeli dove si può osservare un affresco dell’Ultima Cena. Interessante anche la Chiesa dello Spirito Santo, al cui interno sono custodite due tele raffiguranti la Pentecoste con il Cristo in Croce sorretto dal Padre Eterno e la devozione all’Angelo Custode. Sulla strada moderna di arroccamento al castello si apre poi una grotticella, probabilmente una tomba protostorica, trasformata in chiesa rupestre in periodo bizantino ed ancora oggi luogo di devozione per gli assorini. E’ la Madonna della Mercede, semplice e povera ma dal fortissimo carattere devozionale. Alle pareti si scorgono i resti di diversi cicli di affreschi. Spicca fra i monumenti la Chiesa dei Carmelitani del 1400 che conserva il sepolcro marmoreo del nobile Francesco Valguarnera scolpito nel 1491 e quasi certamente espressione della ottima scuola artistica dei Gagini. Inoltre vanno ricordati i ruderi della Chiesa di Santa Caterina, sede dei Templari e quelli della Chiesa di San Biagio, la cosiddetta Porta Romana.
TERRITORIO /
Assoro
ALTITUDINE
850 m s.l.m.
850 m s.l.m.
SUPERFICIE
112,15 km²
112,15 km²
ABITANTI
5.042
5.042
DENSITÁ
44,96 ab./km²
44,96 ab./km²
FRAZIONI
San Giorgio
San Giorgio