TERRITORIO /

Barrafranca

 
ALTITUDINE
450 m s.l.m.
SUPERFICIE
53,71 km²
ABITANTI
12.833
DENSITÁ
238,93 ab./km²
FRAZIONI
Sito Web
Patrono:
Papa Alessandro I - 3 maggio - 8 settembre
Pro Loco

Posta al cantone sudoccidentale del territorio della provincia, è oggi un centro agricolo. Qui in periodo romano sorgeva una statio utile ai collegamenti viari dell’isola. In periodo medievale qui sorse un castello con un casale adiacente chiamato Convicino. Rifondata dai Barresi, crebbe per dimensione ed importanza. Oggi Barrafranca, nonostante una lunga teoria di distruzioni che hanno cancellato alcuni dei monumenti più importanti, tra i quali il vecchio duomo ed i resti del castello, mantiene ancora angoli e scorci degni di una visita. Il tour potrà iniziare dalla piazza F.lli Messina, l’antica piazza centrale, sulla quale si affacciano il Palazzo del Governatore ed il convento delle Benedettine con le “putiedde”. Sono queste una serie di locali a piano terreno, caratterizzati da una apertura ad arco zoppo, utile a costituire una sorta di porta-finestra per esercizi commerciali ed artigianali nel cuore mercantile della cittadina. Il convento di San Benedetto e l’annessa chiesa non sono visitabili se non dall’esterno. Dalla Piazza Messina si potrà raggiungere il grande bevaio del Canale” una grande costruzione idraulica pubblica. Già in uso in periodo arabo, presenta resti scultorei. Il centro con impianto viario pseudo regolare conserva palazzotti della notabilità agricola del paese. Lungo il corso principale i maggiori sono il Palazzo dei Mattina, e quello dei Satariano. Tra le chiese principali del paese sono: La Chiesa Madre di Maria SS. delle Grazie, dedicata a Sant’Alessandro, caratterizzata da un campanile con cuspide policroma maiolicata. Fu edificata nel 1728 su di una preesistente chiesa dedicata a San Sebastiano. All’interno stucchi attribuiti ai fratelli Signorelli. Interessante una piccola statua del Crocifisso ed un’acquasantiera con il blasone dei Barresi, fondatori della cittadina. Tra le tele la Madonna della Purificazione di Filippo Paladino, la Mercede del 1633 e la Consolata, del 1777. Più giù Santa Maria della Stella, certamente tra le più antiche, riedificata e rimaneggiata dopo il sisma del 1693. Presenta un campanile con cuspide maiolicata. All’interno tra le altre tele una raffigurazione di Sant’Isidoro Agricola attribuita a Pietro d’Asaro ed una tela di Francesco Vaccaro raffigurante Sant’Alessandro. Altro luogo di culto la chiesa Maria dell’Itria che presenta una facciata in mattoni di terracotta e inserti e lesene in pietra. Certamente anteriore al 1599 conserva una tela di Mattia Preti raffigurante l’Annunciazione. Ed infine la chiesa di San Francesco, con l’annesso convento, venne eretta dopo il sisma del 1693 per volere del Marchese Carlo Maria Carafa. La facciata venne però sostituita durante il XX secolo con quella odierna.  All’interno la chiesa custodisce le statue processionali dell’Immacolata e di San Pasquale Baylon. Nei  dintorni  diverse  aree  archeologiche,  solo parzialmente indagate, attendono di far luce sul lungo passato di queste contrade, mentre un angolo veramente ameno e degno di una rilassante passeggiata è il lago artificiale creato dallo sbarramento sul torrente Olivo, in territorio di Piazza Armerina a Barrafranca.