Tradizioni /

Festino di San Silvestro

Troina
Il pellegrinaggio dei Ramara e dei Ddarata si svolge rispettivamente la penultima e ultima settimana di maggio. La processione del simulacro la prima settimana di giugno

È un ciclo di manifestazioni religiose, che si svolge ogni anno da metà maggio alla prima settimana di giugno, in onore del cives et patronus San Silvestro. Ha il suo inizio con due antichissimi pellegrinaggi ricchi di simbolismi a piedi (Rami) e a cavallo (Ddarata) e si conclude con la processione del simulacro ligneo quattrocentesco di San Silvestro e del fercolo argenteo, che rappresenta uno dei più importanti capolavori siciliani dell’argenteria barocca. I devoti, dopo il raduno nella chiesa di San Silvestro, intraprendono il loro pellegrinaggio fino ai boschi dei monti Nebrodi, dove toccano e raccolgono, secondo il voto tradizionale, rami di alloro, pianta sacra al santo, cui seguono preghiere, invocazioni e celebrazione della santa messa. I pellegrini, dopo un lungo e faticoso viaggio, sfilano per le vie della città a piedi, portando alte aste di legno, fastosamente addobbate con rami di alloro e bambole, simboli di matrice pagana, probabilmente legati ai riti della fertilità, ed a cavallo, con cavalcature bardate, alcune delle quali sono autentici capolavori di manifattura artigianale. Nella notte del penultimo fine settimana di maggio i Ramara si radunano nella Chiesa del Santo da dove ha inizio un pellegrinaggio che li porterà a piedi fino alle lontane foreste nel cuore dei Nebrodi: qui raccoglieranno le foglie dell’alloro e alle prime luci dell’alba, dopo un lungo cammino arriveranno in un pianoro dove si prepareranno per la notte. Dopo avere consumato un pranzo con prodotti genuini e vino, un gruppo rimane al campo base, un altro si allontana per “toccare” l’alloro. Dopo ore di cammino arrivano all’Anghira di Faccilonga nel comune di San Fratello, santuario naturale dove cresce l’alloro. Tutto sembra mistico come ai tempi degli anacoreti. Da tanti secoli i troinesi rivivono in questo bosco un legame con il mistero per ritrovare la pace e chiedere grazie spirituali a San Silvestro. I Ramara con l’aiuto di corde si calano per il pendio per raccogliere l’alloro intonando canti tradizionali. La domenica mattina alte aste di legno, adornate con alloro, fiori, bambole, festoni colorati e immagini sacre vengono portate in offerta al Santo, sfilando per le vie di Troina, tra il ritmo dei tamburi e l’invocazione “Viva Diu e San Suvviestu e lu Patriarca San Giusieppi e lu Santissimu Sacramientu. La Ddarata invece si svolge l’ultima settimana di maggio, da venerdì a domenica. Nella notte del venerdì numerosi devoti a cavallo, i Ddarara, si riuniscono nella Chiesa di San Silvestro. Da qui parte la Ddarata, altro caratteristico pellegrinaggio votivo: nella notte del venerdì I pellegrini con i cavalli e i muli dovranno arrivare nei fitti boschi dei Nebrodi, dove secondo il voto tradizionale toccheranno e raccoglieranno l’alloro. All’alba i Ddarara nel bosco, raccogliendo l’alloro, intonano canti di ringraziamento accompagnati dal rullo dei tamburi. La domenica mattina sfilano per le vie della città i cavalli e i muli bardati sfarzosamente e carichi d’alloro. Lungo il tragitto di ritorno, che conduce al ponte di Faidda, i devoti che non hanno partecipato al pellegrinaggio offrono vino e biscotti. Il pellegrinaggio si conclude nella Chiesa di San Silvestro dove viene reso omaggio alla tomba del Santo basiliano.

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