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Il palio dei Normanni

Piazza Armerina
scoprienna palio dei normanni photo di ArangioPALIO

E’ tra le più antiche manifestazioni medioevali in costume del meridione d’Italia. Il Palio dei Normanni con più di 600 figuranti fa parte delle Eredità immateriali della Regione Siciliana e della Federazione Italiana Giochi Storici. Trae spunto dalla guerra santa di liberazione che i Normanni del Conte Ruggero d’Altavilla sin dal 1061 combatterono contro gli infedeli arabi che occupavano la Sicilia. Il Vessillo papale, l’originale premio che viene assegnato al quartiere vittorioso infatti, è dedicato alla Regina della Città, la Madonna. Il Palio dei Normanni inizia il pomeriggio del 12 agosto, con la consegna delle armi nella piazza del Comune e la benedizione dei Cavalieri giostranti e dei Quartieri nella Basilica Cattedrale. Nella piazza del Comune, dai quattro quartieri giungono i cortei storici costituiti dai musici, dai notabili, dalla squadra dei Cavalieri giostranti e dagli alabardieri. Il Gran Magistrato, quale rappresentante del potere giudiziario e di governo della Città, con un atto rituale consegna le armi ai Cavalieri giostranti dei quattro quartieri e il pubblico Bando al Banditore di Plutia. L’intero corteo storico si porta nella Basilica Cattedrale per la benedizione dei Cavalieri giostranti e dei Quartieri, e la donazione da parte del Gran Magistrato di una lampada votiva che custodisce la Sacra immagine di Maria SS. delle Vittorie. Il giorno successivo avviene la consegna delle chiavi. Il corteo composto dalle milizie appiedate, dalla cavalleria normanna e dal Conte Ruggero con il Vessillo papale di “Maria Santissima delle Vittorie”, fanno solenne ingresso in Città da porta Castellina per raggiungere la piazza del Duomo. Qui ad accoglierlo, annunziato da squilli di trombe e rulli di tamburi i rappresentanti della città: il Priore con il Magistrato dei Quartieri, i Notabili, le Dame, il Gran Magistrato con la Gran Dama, i Cavalieri giostranti dei quattro quartieri storici, Monte, Castellina, Canali e Casalotto. Sul sagrato della Basilica Cattedrale, al Conte Ruggero viene incontro il Gran Magistrato preceduto dai paggi, dal Cerimoniere e dal Banditore, il quale dopo avere assicurato la fedeltà della Città, gli dona simbolicamente le chiavi di Plutia. Il Conte Ruggero apprezza la lealtà con la quale il Gran Magistrato assicura il possesso della città, accoglie la richiesta di sottomissione di tre dignitari arabi e portatosi sul palco dopo avere ricevuto il saluto dei dignitari, concede loro dei medaglioni quale riconferma dei possedimenti avuti. Dopo la cerimonia, l’intero corteo si ricompone e uscendo dalla via Garibaldi si ritira nelle logge di contrada San Pietro. Il 14 agosto, presso il campo Sant’Ippolito, sin dalle prime ore del pomeriggio, frotte di popolo dai quartieri gremisce gli spalti, dove si vivranno le diverse fasi della giostra, in attesa del verdetto finale che assegnerà il Palio. I cinque Cavalieri giostranti dei quattro quartieri storici che si contraddistinguono con i propri colori sociali: Monte, (colore giallo) – Castellina, (colore azzurro) – Canali, (colore rosso) – Casalotto, (colore verde), in onore al Conte Ruggero e alla presenza di tutti i figuranti rappresentanti della città, effettuano una giostra con prove di abilità e destrezza contro l’effigie del saraceno, costituito da una tipica statua di legno, a mezzo busto, adattata su un supporto che la rende girevole. Alla squadra del quartiere che realizza nelle prove il maggiore punteggio viene assegnato il Palio, una copia del Vessillo papale raffigurante “Maria SS. delle Vittorie” che sarà conservato per l’intero anno nella parrocchia del quartiere. Alla fine l’intero corteo si ricompone e attraversando le principali vie, porta in trionfo per la città il Vessillo ed i vincitori.

 

 

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