Si trova nella suggestiva zona della Granfonte officiata dai Carmelitani scalzi di Assoro, probabilmente esisteva prima della nascita di Leonforte. Restaurata nel 1661 e ingrandita su commissione del principe fondatore N. Placido Branciforti, così come rileva anche l’iscrizione che si trova sul portale d’ingresso. Sul finire del ‘700 la chiesa minacciò di crollare tanto che i Padri Cappuccini del terzo ordine di San Francesco intorno al 1785, la fecero ricostruire a proprie spese. L’interno venne completato solo nel 1899 per volontà del sacerdote Filippo Scelfo. Di stile neoclassico presenta esternamente una facciata lineare marcata da lesene cantonali e campanile ad alzata. La chiesa, formata da una sola navata, al suo interno, custodisce dietro una grata metallica , una pietra denominata “la Pietra della peste”. Secondo la leggenda, durante la peste del 1624, un untore per diffondere il contagio deposito la Pietra nell’ acquasantiera. Grazie all’ intercessione dalla Madonna il pericolo fu scongiurato.
All’ interno si possono ammirare pregevoli opere del 1600 tra cui un olio su tela raffigurante Sant’ Anna, le statue lignee policrome della Madonna del Carmelo, di San Vito e di San Biagio Vescovo e martire.