TERRITORIO /

Regalbuto

 
ALTITUDINE
520 m s.l.m.
SUPERFICIE
170,29 km²
ABITANTI
7.024
DENSITÁ
41,25 ab./km²
FRAZIONI
--
Sito Web
Patrono:
San Vito - 11 agosto
Pro Loco

Quasi distesa in riva al lago Pozzillo, Regalbuto è oggi dedita all’agricoltura ed all’artigianato. Il suo aspetto è ancora legato all’epoca del vicereame spagnolo ed assume in alcuni casi il sapore delle fondazioni della colonizzazione ispanica nelle Americhe. E’ così ad esempio nella bella piazza centrale Piazza della Repubblica sulla quale si specchiano sia il palazzo comunale che la grande mole della Chiesa Madre. Nonostante il nome, chiaramente di origine araba, e le diverse fonti che citano l’esistenza del paese al medioevo, la Regalbuto di oggi è quella successiva alla rifondazione cinquecentesca. Anche l’impianto planimetrico,sebbene non proprio ippodameo, è risalente più o meno  a  quel  periodo  ma  alcuni  quartieri mantengono parti   della  vecchia   trama urbana tipicamente araba con vicoli e cortili che doveva essere la caratteristica di Regalbuto prima della distruzione operata per mano ei centuripini nel 1261. Tra i monumenti maggiori spicca certamente il Duomo, dedicato a San Basilio e costruito

durante il XVIII secolo probabilmente dopo la distruzione della precedente chiesa a causa del sisma del 1693. La chiesa ha una chiara impostazione barocca con facciata divisa in tre ordini particolarmente movimentata, pianta complessa ed una alta torre campanaria che supera i cinquanta metri.

 

Anche l’interno, ad aula con cappelle laterali, è di effetto, le grandi finestre ne consentono una costante illuminazione che si concentra sulle aree decorate dagli stucchi bianchi e dorati. L’altare è sormontato da un pregevole organo a canne del XVII secolo decorato in oro zecchino. Accanto l’ingresso principale due acquasantiere in marmo bianco di Carrara rappresentanti angeli. Diverse tele ed opere pittoriche come la bella Via Crucis in 14 tele del seicento.

 

A San Vito, patrono di Regalbuto, è dedicato un altare con colonne in marmo rosso venato di Sant’Agata e la vicina cappella nella quale si conservano delle reliquie del santo all’interno di un arca argentea datata al 1547 e di fattura siciliana. La statua è firmata dal Frosinate Giuseppe Picano che la eseguì nel 1798.

 

A pianta centrica ottagonale è la chiesa della Madonna del Carmelo, ricostruita nel XVIII secolo sui ruderi quattrocenteschi. Sempre di rifacimento tardo, barocco, è la chiesa di Santa Maria della Croce. Nella stessa piazza si erge la facciata della chiesa di Santa Maria delle Grazie, a torre con scelte formali barocche e campanile a loggiato.

 

La chiesa di San Domenico, posta nell’area che viene detta del “quartiere saraceno” venne rinnovata in seguito al sisma del 1693. Il palaz-zo comunale si apre sulla piazza centrale, a lato della chiesa madre, l’edificio è caratterizzato da alte paraste in pietra e balconi barocchi finemente lavorati. Anche l’interno ha mantenuto quasi intatto il suo andamento spagnoleggiante con bei saloni e scale monumentali.

 

Piacevole può essere girare tra i vicoli e le stradine dei quartieri antichi, incontrando non di rado scorci caratteristici, edicole votive, portoni e palazzotti di pregio.

 

Salendo al quartiere di “sopra le fosse” si potrà godere di un bel panorama sul paese e sul vicino e grande lago Pozzillo.