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Villa romana del Casale

Piazza Armerina
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Sito Web
Sito UNESCO
Orario estivo: Apertura ore 9:00 Chiusura ore 19:00 Ingresso fino alle 18:00
Orario invernale: Apertura ore 9:00 Chiusura ore 17:00 Ingresso fino alle 16:00
0935 680036
parco.archeo.villaromanacasale@regione.sicilia.it

Sito Patrimonio dell’Umanità

Era, con molta probabilità, la residenza di caccia dell’imperatore Massimiliano Erculeo o di un importante patrizio romano. La Villa si sviluppa in 48 ambienti ricoperti da mosaici provenienti, quasi certamente, da maestranze nordafricane per via della autenticità con cui sono rappresentati i vari luoghi. Attraverso questi mosaici, famosi in tutto il mondo,  si può ripercorrere la storia del più grande fra gli imperi con le scene di vita quotidiana, le raffigurazioni di eroi e divinità, le scene di caccia e di giochi. Le rappresentazioni sono state orientate in modo che il lato frontale sia rivolto verso l’ingresso di ogni stanza. La sua struttura interna si articola attorno al peristilio e alla sua grande fontana, a monte dei quali si trovano la basilica e due appartamenti privati. A fianco, preceduto da un portico di forma ellittica, si trova un triclinio monumentale, mentre lungo i suoi fianchi sono presenti altri appartamenti e le sale della dieta, estiva ed invernale. Un ingresso monumentale introduce alla pars rustica della domus ed alle thermae, complete di frigidarium, tepidarium, calidarium, piscina e palestra. All’esterno sono stati rinvenuti due acquedotti usati per l’approvvigionamento delle fontane, dei servizi e del quartiere termale. Tutto il complesso architettonico della Villa è costruito su terrazze digradanti per permettere una perfetta e agevole dislocazione degli ambienti. Gli interni presentano una ricchezza decorativa pavimentale e parietale senza pari, divenendo il massimo esempio dell’arte romana del mosaico. Circa 3500 metri quadri di superficie sono ricoperti da mosaici in perfetto stato. Nello specifico è possibile dividere lo spettacolare svolgersi di queste scene in due filoni stilistici e narrativi riconducibili probabilmente a due esecutori differenti: il primo, più classico, si dedicò principalmente alla rappresentazione di scene epiche e legate alla mitologia, mentre il secondo posò il suo sguardo sulla vita quotidiana e domestica e sulla riproduzione fedele di animali e piante. Gli esempi di mirabile leggerezza e maestria sono innumerevoli, ma su tutti spicca la Grande Caccia raffigurante, con grande efficacia e dovizia di particolari, la cattura di animali feroci destinati ai giochi circensi. La Villa del Casale rappresenta una fondamentale testimonianza per la comprensione della vita e della civiltà romana di cui ci offre, grazie alla perfetta conservazione degli ambienti e delle rappresentazioni musive, un inimitabile affresco. Tra gli ambienti più rinomati la Sala della Danza il cui mosaico, incompleto, permette di vedere donne e uomini che danzano, la Sala delle Dieci Ragazze in bikini dove le giovani donne sono intente a fare esercizi ginnici, mentre nel registro inferiore una ragazza togata incorona un’altra fanciulla.

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